Vector è uno strumento a resistenza elastica progressiva che permette alle strutture muscolari degli arti inferiori di compiere lavoro concentrico, eccentrico, isometrico e pliometrico.
Il suo concetto di biomeccanica presuppone l’attivazione muscolare in co-contrazione con riscontri positivi sulla stabilità articolare e sulla stimolazione propriocettiva. L’uso degli elastici rende il dispositivo di fondamentale importanza nelle ultime fasi della riabilitazione.
Le peculiarità tecniche e tecnologiche dello strumento lo rendono idoneo alla simulazione di gesti tecnici sport specifici e alla pliometria in carico controllato.
Vector è un dispositivo medico conforme alle direttive europee.
Caratteristiche tecniche
- Resistenza ad elastici con carico modulabile fino ad 8 elastici
- Sedile con inclinazione regolabile per la ricerca del corretto angolo dell’articolazione coxo-femorale
- Pedana poggia piedi scorrevole per il corretto angolo del ginocchio
- Angolo della pedana poggia piedi regolabile tra -20° e +15°
- Opzione UP per il feedback e la valutazione mediante connessione a PC
Utilizzo e applicazioni
Vector permette di effettuare esercizi controllando le fasi di accelerazione e decelerazione. L’esercizio in carico assiale permette di lavorare precocemente sull’arto infortunato sollecitandolo con una frazione determinata del peso corporeo. Il lavoro in catena cinetica chiusa, in carico assiale, determina la co-contrazione dei muscoli flessori ed estensori dell’arto inferiore, riduce la traslazione della tibia sul femore, evita il cassetto anteriore, riduce le forze di compressione patello femorali.
Metodica
Il lavoro effettuato utilizzando una resistenza elastica, caratterizzata da un carico progressivo e dall’assenza di inerzia iniziale, permette di compiere test ed esercizi adatti alla capacità motoria individuale, consentendo di intervenire precocemente nel recupero attivo delle grandi articolazioni.
La resistenza elastica è proporzionale all’allungamento dell’elastico e consente il dosaggio automatico del carico in relazione alle capacità articolari del paziente: il cosiddetto carico accomodante. Non esistono inerzie da vincere negli istanti iniziali, ciò significa poter sviluppare velocità di esecuzione più elevate e variazioni di accelerazione più rapide a vantaggio del lavoro pliometrico e della sempre auspicata capacità di esprimere forza nel minor tempo possibile.